Care Socie, Cari Soci,
dopo i disastrosi eventi della pandemia, riusciremo quest’anno a riproporre il Congresso Nazionale della SIU nella sua forma naturale e cioè in presenza. Almeno spero che sarà così, viste le arie di ripresa dell’infezione che potrebbero portare a eventi inattesi a ottobre. Ma spero vivamente che non sarà così e che riusciremo a offrirvi un interessante congresso, con molte novità che il Comitato Scientifico, sotto la guida innovativa del prof. Porpiglia, ha saputo preparare. Quest’anno, oltre alle novità della struttura tecnica del congresso con molti nuovi aspetti accattivanti della presentazione dei progressi o delle controversie della nostra specialità, ci sarà una novità, forse meno apparente, ma non certo meno importante: dopo tanti anni di intensa e proficua collaborazione si è chiuso, con un accordo soddisfacente per entrambe le parti, il rapporto con l’Emilia Viaggi e con Guglielmo Vallisi, figura storica dell’Urologia Italiana pur non essendo egli un urologo; ma così intensa e partecipata è stata la sua presenza organizzativa, non solo per la SIU, ma anche per altre società Urologiche, che Guglielmo era diventato una costante “ovvia” dei Congressi SIU. Purtroppo eventi legati alla pandemia e ad altri fattori non hanno permesso la continuazione di questo rapporto, ma mi pare doveroso ricordare oggi quanto Guglielmo Vallisi abbia fatto per aiutare la SIU della ricostruzione, dei primi anni 2000, e quanto la SIU debba con affetto e riconoscenza alle sue grandi doti organizzative e gestionali.
La possibile ripresa della pandemia è stata comunque messa in conto e quindi se si dovesse per qualche ragione non tenere il Congresso in presenza, la nostra Segreteria, che ha coraggiosamente e debbo dire efficacemente preso in carico l’organizzazione, ha previsto sia un Congresso misto, telematico e in presenza, sia un congresso solamente telematico. In base all’evoluzione della pandemia il Comitato Esecutivo metterà in atto i meccanismi che consentiranno comunque di rinnovare gli organi sociali.
Torniamo a Riccione dopo la pausa veneziana e il Congresso parzialmente in presenza di Roma, fatto per ripiego in relazione alla progressione della pandemia. Il programma è ricco e innovativo e spero che tutti voi possiate trovarlo interessante e capace di soddisfare la vostra sete di conoscenza.
Voi tutti conoscete la mia passione per la linguistica e per la lingua italiana e le mie battaglie contro l’uso e l’abuso dell’inglese in medicina. E allora per puntualizzare l’argomento chi meglio del Presidente dell’Accademia della Crusca? Il prof. Marazzini sarà con noi nella seduta inaugurale proprio per dibattere l’argomento al più alto livello.
Sarà per me la chiusura della mia esperienza come Presidente della SIU, traguardo professionale di altissimo valore che da giovane, ai tempi di Bracci, Giuliani, Rocca Rossetti, Martelli, Pisani ed altri grandi vecchi dell’urologia italiana mai mi sarei sognato di raggiungere. Ho fatto parte del COSC (Comitato Scientifico) negli anni ’90, poi dell’esecutivo con il Presidente Enrico Pisani ai tempi delle lotte per mantenere la SIU indipendente. Feci poi il Segretario con Aldo Bono Presidente nel porre le basi del grande lavoro fatto successivamente da Enzo Mirone per ricostruire la SIU come Casa di Tutti. Lascio una Società in salute, con molti validi candidati a ricoprire i ruoli direttivi pronti per affrontare le sfide di un mondo societario e congressuale che ha subito enormi e impensabili cambiamenti e che richiederà, anche da parte nostra, una grande capacità di adattamento e una nuova flessibilità gestionale assieme a grandi sforzi ideativi. Ma siamo una grande Società Scientifica, con grandi soci, menti aperte e capaci, e sono sicuro che la Società Italiana di Urologia continuerà la sua strada di progresso e di lavoro per migliorare la disciplina e aiutare gli Urologi Italiani a daggiornarsi sempre più e meglio.
Arriverderci a Riccione!
Roberto Mario Scarpa